
Dal punto di vista tecnico, la Cardio Boxe per come la concepisce la Genova academy, ha molte attinenze con la boxe. Alle tecniche di pugilato viene associato un lavoro aerobico e di fitness per implementare una preparazione fisica specifica adatta a tutti.
Prima di iniziare la sessione è necessario praticare un bendaggio; polsi e mani vanno stabilizzati con appositi taping o bende, per evitare infortuni. Gli arti inferiori invece rimangono liberi.
L’allenamento inizia con il riscaldamento muscolare, eseguito su movimenti ad ampia escursione articolare, seguito da una fase iniziale detta di attivazione o avvicinamento allo sforzo; quest’ultima è invece specifica e serve sia a consolidare il riscaldamento muscolare – attivando al contempo il metabolismo aerobico – che ad avviare i sistemi cardio circolatorio e respiratorio; ha un’intensità progressiva. Riscaldamento e attivazione hanno uno scopo altamente preventivo sugli infortuni e ottimizzano la prestazione.
Lo sforzo vero e proprio comincia quando ci si infilando i guanti a protezione delle mani. La posizione di base è quella di guardia, con i pugni chiusi a contatto con il volto e i gomiti chiusi sul torace; il corpo è leggermente di profilo – non totalmente frontale – con il piede destro mezzo paso più avanti del sinistro (se la guardia è per un destrorso, viceversa per un sinistrorso). Si utilizzano principalmente i seguenti movimenti:
Pugni con entrambe le braccia: diretto, gancio, montante
Scambio guardia, schivate, movimenti di avanzamento, arretramento e laterali
Blocco del sacco per permettere al compagno di colpire con energia.
Il trainer gestisce la sessione annunciando i movimenti – ad esempio: 6 colpi diretti sinistro destro… poi schivata a destra e a sinistra… e 4 calci circolari con la destra – e correggendo gli errori tecnici o enfatizzando l’attenzione su certi dettagli.
La seduta si conclude con il defaticamento e l’allungamento muscolare – statico o con movimenti dinamici, ad ampia escursione articolare.